sabato 1 agosto 2009

Praga, sulle orme di Černý

Dopo tre settimane di intenso lavoro, il primo sabato libero qui a Praga... Già Praga, per chi non lo avesse capito dal post precedente, sto trascorrendo la mia estate lavorando a un progetto della World Bank in Repubblica Ceca.
Il primo impatto con la città non è stato particolarmente positivo. Principalmente per il tanto lavoro, ma anche perchè i ricordi e le aspettative erano molto elevate e in parte sono state per ora deluse.
Dieci anni fa Praga, da poco apertasi all'Occidente, era una città affascinante e conservava la sua proverbiale atmosfera misteriosa. Per quanto Mc Donald avesse già iniziato a deliziare i palati locali e quelli dei turisti, a Praga si aveva ancora la sensazione di essere in un posto "diverso". Ricordi che sfumano, chiaramente, e cose viste con altri occhi... ma Praga dieci anni fa mi sembrava una "città dell'Est", ora è una città Occidentale, più nel bene direi che nel male.
La Città Vecchia è stata venduta al Turista, deturpata da negozi di souvenir, cambiavalute e intrattenimenti vari. Il centro di Praga sembra un parco divertimenti, un non-luogo alla mercè del Turista e abbandonato dai locali. Si descrive spesso Praga come un luogo da fiaba: il problema è che il lettore è diventato il protagonista della fiaba e gli altri personaggi sono scappati; di fiaba sono rimasti i luoghi, ma non certamente l'atmosfera, non in alta stagione almeno. Praga, insomma, è diventata un altro esempio di luogo inquinato da una delle industrie con l'impatto più disastroso, capace di trasformare "l'oro in stagno". Praga, divorata dal Turismo, non ha più il fascino di un tempo.
Queste le impressioni del primo giro, una settimana fa, per l'itinerario classico dalla piazza dell'orologio al Castello.
Oggi allora ho deciso per un itinerario alternativo, sulle orme di David Černý, artista locale noto per le sue provocazioni. Ho inziato dal mio quartiere, Žižkov, in Praga 3, la zona "alternativa" o se preferite bohemienne della città. A pochi isolati da casa mia svetta la Torre della Televisione, edificio più alto di Praga, su cui si arrampicano a gattoni giganti Miminka (bambini) bronzei, opera di Černý.
Mi incammino poi verso Mustek, in centro. Nella galleria Lucerna, appesa al soffitto, c'è un'altra nota scultura di Černý, "Horse" che ritrae il Re Venceslao seduto sul suo cavallo appeso a testa in giù.
La passeggiata continua alla ricerca dell'uomo sospeso su via Husova, altra statua che però non vedo (non sarebbe il primo caso di opera di Černý rimossa, ma mi riprometto di indagare più a fondo).
La prossima tappa, attraversato il ponte Carlo, è il ristorante Hergetova Cihelna, non per fame, ma perchè nel giardino si trova una delle opere più note di Černý. Piss, una fontana raffigurante due uomini che urinano in una pozzanghera a forma di.... Repubblica Ceca. Non posso fare a meno di pensare a una variante italiana e ai volti che si potrebbero dare ai due uomini se la pozzanghera avesse forma di Stivale.
Lascio le orme di Černý per un attimo e mi dirigo verso l'Ambasciata francese, per vedere il muro di John Lennon. Nel 1980, dopo l'omicidio di Lennon, comparse un suo ritratto su questo muro. La polizia non riuscì mai a identificare il responsabile di questo crimine efferato, e oggi il muro è ricoperto di scritte e disegni inneggianti alla pace, a John Lennon, ai Beatles, citazioni di canzoni ecc. Accanto a queste anche più profondi pensieri sul tema "oh guarda, qualcuno ha scritto su questo muro, ora ci scrivo anche io".
La tappa successiva è l'Ambasciata tedesca, dietro la quale dovrebbe sorgere Quo Vadis, una statua di Černý raffigurante un'automobile con le gambe. Non trovo neanche questa statua, ma mi godo la vista di Praga e del Castello dall'alto.
Ultima tappa è Náměstí Kinských, un tempo nota come Piazza dei Carri Armati Sovietici, dove in onore dell'esercito russo che liberò Praga dai Nazisti nel 1945, campeggiava un carro armato sovietico. Nel 1991 Černý, in segno di protesta e per mettere in ridicolo i sovietici, dipinse il carro armato di rosa. Per questo fu arrestato e il carro armato ridipinto, finchè un gruppo di parlamentari Cecoslovacchi non lo dipinse nuovamente di rosa e ottenne la scarcerazione dell'artista. Il carro armato rosa fu rimosso dopo le rimostranze di Mosca. Ora resta la piazza, ma mi sembrava giusto passarci per completare questo tour sulle orme di Černý...

Domani le foto.