martedì 3 giugno 2008

Vaughan's Lounge - New Orleans / 3



Arrivato in albergo sistemo le mie cose nella stanza e mi preparo per uscire.
Fra le cose che mi hanno segnalato c'è una serata di jazz che si tiene tutti i giovedì in un locale e non voglio perdermela.
Mi incammino. L'hotel è vicino al French Quarter, il centro storico di New Orleans. Ammetto di essere inizialmente un po' inquieto: sono già le 10 di sera, alcune strade sono buie e i tanti avvertimenti di fare attenzione in qualche modo mi influenzano, così come il giornale pieno di notizie su sparatorie e morti ammazzati. In realtà la cosa peggiore che mi capita è un tizio che mi si avvicina e mi dice qualcosa sulle mie scarpe. Non sarà l'unica volta, il giorno successivo un altro mi dice "so dove hai preso quelle scarpe"... Non capisco il senso e vado avanti.
Mi dirigo verso Bourbon Street, la strada famosa per i locali e per le perline che si lanciano dai balconi. Il lancio delle perline nasce dal Carnevale, durante il quale i carri che sfilano distribuiscono collanine luccicanti alle persone per la strada. Oggi però le si lancia praticamente ogni sera dai balconi di Bourbon Street, dove schiere di uomini più o meno giovani affittano balconi e comprano decine di collane da dare alle ragazze che passando per la strada mostrano le loro grazie per ottenere l'ambito premio. Anche il fenomeno contrario non manca a dire il vero, ma insomma, l'importante è riempirsi di collane, bere e far casino su Bourbon Street.
Quando finisce il tratto dei locali prendo un taxi e vado verso il Bywater, una zona adiacente al French Quarter, dove si trova il Vaughan's Lounge. Un postaccio, che a guardarlo da fuori non ci sarebbe nessuna ragione per pagare ben 10$ solo per entrare, e anche dentro niente di più di un bancone, muri "sgarrupati" e qualche tavolino. "It's all about jazz!", ciò che lo rende speciale è la musica, sono i tre musicisti neri e soprattutto quello che suona la tromba e fa ballare la compagnia. E quelli che proprio sono fermi almeno tamburellano con le dita sulla bottiglia di birra o battono il piede per terra.
C'è il juke box coi cd e un vecchio distributore di sigarette, di quelli che bisogna tirare la leva per far scendere il pacchetto. E c'è una copia del Times Picayune per terra, a ricordare, se ce ne fosse bisogno, che siamo a New Orleans, nella città dove il jazz è nato.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma insomma, come si è spiegato il mistero delle scarpe??

Laura

marco ha detto...

l'ho appena scoperto, lo scrivo nel prossimo post... praticamente è una cosa per spillare soldi, una scommessa

Anonimo ha detto...

molto interessante! col batticuore aspetto di leggere il seguito per essere pienamente consapevole dei rischi a cui un figlio, abbandonato a se stesso, può andare incontro ! ovviamente scherzo ! sono curiosa di vedere le foto
marilena